Un Blog per proporre alcuni tra gli articoli che considero più belli tra quelli che ho scritto finora, sperando di onorare il lavoro del Giornalista che informa, intrattiene, suscita dibattito e opinioni. B.L.

mercoledì 22 settembre 2010

Convivenze non sempre idilliache (Bruna Larosa)

La convivenza universitaria può essere un’esperienza bellissima o rivelarsi
una bomba ad orologeria, molto dipende dai compagni di viaggio di questo
periodo della vita spesso difficile, ma al tempo stesso entusiasmante. Non è
facile convivere con altre persone, anche se si è con coetanei e nonostante si
affrontino gli stessi problemi e le stesse incertezze. Abitudini e impegni
diversi sfociano in una tangibile intolleranza e le tensioni, anche gravi, che
si verificano possono compromettere fortemente l’andamento equilibrato e sereno
della vita universitaria. Hanno voluto condividere con noi la loro esperienza
Barbara e Rossella: le loro parole ci apriranno due realtà parallele e
profondamente diverse, capaci di suscitare indignazione, simpatia e certamente
di farci riflettere su quanto possa essere arduo ed esaltante convivere. 

Come mai ha preso casa all’università?
Barbara Ho preso in affitto un posto letto a Cosenza per comodità: viaggiare tutti
i giorni è stancante sebbene non abiti poi così lontano, essendo di Paola.
Rossella Per comodità, ma anche perché avevo voglia di vivere una nuova esperienza.

Quante eravate in casa?
Barbara La casa aveva cinque posti letto, ma eravamo in quattro, io occupavo un
posto letto in doppia.
Rossella Eravamo sei ragazze in tutto.

Come è stato il rapporto con le altre ragazze?
Barbara All’inizio tutto sembra molto bello e avvincente: torni a casa e ti trovi
con delle coetanee con cui condividere la tua giornata... È la sensazione più
bella che io abbia mai vissuto, inizi a credere davvero a un’amicizia assoluta,
si può parlare giorno e notte e raccontarsi tutto! Ma questo entusiasmo si
spegne in fretta, anzi, le difficoltà sono proprio dietro l’angolo. L’invidia,
la gelosia, una bocciatura in più trasformano presto le cose ed è triste che
basti così poco a turbare un bel clima.
Rossella Mi sono trovata davvero molto bene: sono stata fortunata ho trovato
coinquiline con la quale oltre ad una semplice convivenza si è creata un'ottima
amicizia. Ho ancora contatti con tutte loro, anche con quelle che hanno
terminato gli studi ed è sempre bello rivedersi e ritrovarsi!

Conoscere le altre ragazze prima, magari cercare un appartamento insieme,
mette al riparo dal rischio di trovarsi male?
Barbara Non credo che conoscere o meno le altre ragazze faccia davvero la
differenza: tante volte si crede di conoscere qualcuno, invece, poi, è una
persona completamente diversa e il rischio in più che si corre è di rimanere
ancora più delusi…
Rossella Meglio non conoscere in anticipo le coinquiline: possono spezzarsi i legami
più forti perché anche per due amiche inseparabili il cambiamento di vita è
fortissimo.

Stare bene in casa corrisponde ad una maggiore serenità nella vita
universitaria? Cosa ne pensa?
Barbara Tutto è collegato! Nel momento in cui è cominciato a declinare il rapporto
con le altre si è creata come una cappa in casa, ciò ha provocato tantissimo
stress. Quello che più mi ha fatto soffrire è stato il fatto che è iniziato una
specie di gioco a eliminazione: si sceglie il capro espiatorio e tutte le
coinquiline si alleano contro la malcapitata: qualsiasi cosa faccia è sempre
sbagliata, ogni atteggiamento viene frainteso. La vita diventa insostenibile,
almeno questa è stata la mia esperienza!
Rossella Certo! Ho vissuto una bella esperienza appunto perché si viveva bene in
casa, sono sicura che se si fosse sviluppata dell’insofferenza tra me e le
altre anche gli studi ne avrebbero risentito!

Quali crede che siano i segreti di una convivenza piacevole: bisogna tollerare
o farsi valere?
Barbara Non credo che ci siano segreti, credo che la chiave di tutto siano rispetto
ed educazione, ma purtroppo non sono cose che si trovano al mercato. Prima
credevo che fosse utile chiarire a tutti i costi, poi mi sono resa conto che
dipende dalle persone con cui si è a contatto: con alcune non ne vale proprio
la pena!
Rossella I segreti di una convivenza piacevole sono in primis il rispetto e la
disponibilità. Bisogna cercare il giusto compromesso per evitare litigi e
vivere, quindi, in serenità. La pazienza aiuta moltissimo e a mio avviso
bisogna essere molto tolleranti, ma anche farsi valere al momento giusto.

Come valuta la sua esperienza complessivamente?
Barbara La convivenza universitaria mi ha ‘fatto le ossa’ e mi ha preparato ad
affrontare la vita in maniera disillusa e realistica, all’università si cresce
in tutto e per tutto: per quanto male facciano tutte le batoste che ho preso
sono contenta di ciò che sono adesso!
Rossella Un’esperienza davvero bella, ma ripeto: ne ho sentite di cotte e di crude,
ribadisco, quindi, che sono stata fortunata a incontrare delle coinquiline con
le quali si è creata un’amicizia vera!



Pubblicato sul numero 37 di MezzoEuro del 18 Settembre 2010

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